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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Pucciosità felina

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È tornato il freddo, sono tornate le copertine e i gattini desiderosi di coccole e di tepore umano. Normalmente la sera mi metto sul divano, dal mio lato (quello della penisola - ovviamente) con la mia copertina da anziana, pronta ad addormentarmi nel giro di troppi pochi minuti per la stanchezza del post lavoro.  Subito arrivano i gatti.  Lucy fissa sui piedi o sulle gambe e Charlie alla mia desta, sui cuscini (che a lui piace tenere le chiappette soffici sul morbido).  E via, nanna sincronizzata in tre. Siamo dei campionissimi! La cosa è diventata quasi imbarazzante. Appena mi metto sul divano (anche se non è sera e non voglio dormire), me li trovo appiccicati addosso nel giro di qualche minuto in modalità nanna. Lucy: «Mamma sul divano! Ora di nanna!!!»  Acalia: «Gatti, sono le dieci del mattino e non sono qui per dormire!» Lucy, mentre sbadiglia: «Notte!» Charlie, già acciambellato: «Notte notte!» «...» -------------- Quando faceva caldo mica

Planning creativo

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Questo weekend c'era a Torino Amico C., un carissimo amico d'infanzia mio e di mia sorella che abita fuori regione, per cui abbiamo deciso di organizzare un'uscita a sei con noi due, lui e i nostri rispettivi partner.  Organizza mia sorella l'uscita.  Una cosa semplice, di domenica a pranzo. Indolore. Ora, qui a Torino è meglio prenotare se si vuole un posto sicuro nel weekend, ma ci saranno migliaia di localini, posticini carini e affini, non è difficile trovarne uno. Lei poi è una che esce un casino e ne conosce a confezioni. Ha pure parecchi giorni per fare la prenotazione, visto che si è mossa per tempo.  Io sono incasinata con il lavoro e le lascio fare. Peccato solo che si tratti di mia sorella, quella che quando c'era la coda in cui distribuivano l'organizzazione lei non c'era, aveva sbagliato i conti sulle tempistiche e, quando finalmente è arrivata, ha trovato lo sportello chiuso. Da un'ora. E se n'è fatta una ragione d

[Vietnam] Huè - Il fascino della città imperiale

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Riprendiamo il viaggio in Vietnam. Dopo aver concluso la visita del Nord ci siamo spostati nella zona centrale, dove ci sono antiche città imperiali e un paesaggio molto diverso da quello visto fin ora. Di buon mattina abbiamo salutato la nostra guida e preso l'aereo da Hanoi per volare fino a Huè (un'oretta circa di volo) dove abbiamo incontrato la seconda guida. Questa volta ad accompagnarci è una donna, che chiameremo Joker (per il suo perenne sorriso a trentasei denti stampato in faccia). Joker è di bassa statura, terrorizzata dall'idea di abbonzarsi (interessante come guardasse con orrore il fatto che, con il mio candido incarnato - ho il colorito vivo di un cadavere di tre giorni -, girassi in maniche corte e viso scoperto, senza preoccuparmi della possibile abbronzatura. L'ho vista proprio soffrire, mentre lei viaggiava, nonostante i con 40° e l'umidità che solo il Sud Est Asiatico riesce a regalare, con maniche lunghe, guantini, mega cappello e occhi

Chupa Chups - Skull & Beer

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Una sera come tante, tornando a casa dall'ufficio, passo al supermercato a prendere due cose per la cena. Faccio il mio shopping di becera sussistenza (tacos e formaggio da fonderci sopra, da mangiare mentre la vera cena si scalda - mai andare al supermercato affamati, porta solo guai alla dieta), mi infilo nell'interminabile coda all'unica cassa aperta  (vista l'ora caina a cui mi trovo lì, una sola era disponibile, giustamente) e comincio ad annoiarmi di brutto mentre l'anziano di turno ravana inutilmente nel portamonete alla ricerca dei soliti centesimi mancanti (non so perché ma gli anziani sono progettati per uscire di casa con mucchi di denaro in soli ramini, in modo da rendere eterna la ricerca di tutti i pezzi che servono a completare il prezzo che devono pagare. Vorrei vedere chiunque a pagare rapidamente sedici euro in solo monetame! Ma dove se le procurano tutte quelle monete? Io non ho mai spicci a crepare - che se in ufficio devo prendere qualcosa

Questa non è la nebbia in Val Padana

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L'anno scorso, in autunno, abbiamo avuto l'inondazione. Ha piovuto per giorni e giorni di fila, con il livello dei fiumi e dei torrenti che cresceva inesorabilmente e l'allarme sul passaggio delle piene dei fiumi maggiori, specie quella del Po, che con le sue dimensioni fa sempre un po' più paura, e sullo stato dei torrenti, che stavano gonfiandosi e ribollendo. Una mattina pioveva così grosso che siamo arrivati in ufficio completamente fradici per aver fatto non più di 200 m, dalla fermata del pullman alla porta dell'edificio.  Quel giorno la bialera [1]   a bordo strada già quasi straripava alle otto di mattina. E ha piovuto incessantemente tutto il giorno. Una pioggia grossa, battente, autunnale. Quel giorno siamo dovuti scappare di fretta e furia dall'ufficio perché i torrenti hanno iniziato ad esondare e rischiavamo di non tornare a casa. Leggendo sui giornali si trovavano solo notizie poco rassicuranti, di evacuazioni e stabilimenti chiusi. 

[Foto post] Il gran ritorno di miss Gelosia

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Fig 1:  Interno giorno. Acalia: « Uh che carino il mio Charlino che ronfa, facciamogli una bella foto, che sono ben due ore che non ne ho fatte di nuove e rischio di scendere sotto quota». Lucy, fuori inquadratura: «Il mio senso di prima-gatta pizzica, che succede?» Fig 2:  Lucy: «E Oplà! Mi sembra venisse da qui ...» Charlie, mentalmente: «Tho, ci ha messo tre secondi ad arrivare, quasi un record, anche per lei.» Fig 3:  Lucy: «Che succede? Ho come avuto l'impressione di una foto. Dove? Quando? E soprattutto, perché non sono io il soggetto? Eh? Eh!? Come hai potuto, umana!» Charlie, tra sé e sé: «Chissà se esiste un record del mondo per la gatta più impicciona? Quasi quasi ce la iscrivo.» Fig 4:  Lucy: «Ah, molto meglio ora, con me in primo piano il karma dell'universo si è ristabilito. Mi sento più tranquilla. Continua a scattare!». Charlie, sempre pensando: «Naa ... troppa fatica. Poi mi sciupo. Magari ci si iscrive da sola.»