Il lancio del bouquet [Il Grande Giorno™]



Ieri io e la Dolce Metà abbiamo partecipato ad un matrimonio di amici. Oltre al fatto che ci siamo presentati con l'occhio clinico e scrutatore di quelli che analizzavano ogni dettaglio per vedere come loro avevano fatto le mille e più cose che servono per mettere in piedi un matrimonio (cosa che fino al precedente matrimonio nemmeno guardavamo di striscio, focalizzandoci su un unico critico dettaglio: il cibo), posso annunciare con gioia di essermi confermata campionessa nella rinomata disciplina di "acchiappa il bouquet".

Il mio punteggio attualmente è di tre bouquet  e mezzo su sei matrimoni:

- Al primo matrimonio a cui ho partecipato a questo gioco, la sposa ha lanciato un bouquet a sfera dal peso di mille tonnellate (aveva dentro una spugna imbevuta d'acqua - e del ... piombo, suppongo), per cui, vedendolo arrivare in volo con la leggiadria di una palla di cannone delle guerre napoleoniche, tutte le invitate (me compresa), si sono spostate, lasciandolo cadere rovinosamente in terra, con il risultato che si è spatarrato in mille pezzi, lanciando fiori in tutte le direzioni. Al che una cuginetta della sposa, di non più di dieci anni, unica non rimasta paralizzata dal terrore, si lancia a raccogliere i pezzi, con suo padre alle calcagna che le grida disperato «Noooooo! Tu no!!!». Mi spiace amica C. (e soprattutto mi spiace mamma dello sposo, che, dopo, cercava disperatamente e senza successo di rifilare i pezzi del povero bouquet a chi le capitava a tiro), ma è stata legittima difesa;

- Al secondo matrimonio a cui ho partecipato la sposa ha lanciato un piccolo bouquet fatto appositamente per il gioco. Qui le fanciulle sono state messe in riga singola davanti ad un muro (stile plotone di esecuzione) e la sposa, per rendere tutto ancora più emozionante, si è esibita in una fucilata a palla tesa a 200 km\h. Per sua fortuna, e complici anche le scarpe basse, l'ho preso al volo con il mio migliore gesto atletico, afferrandolo in salto dal manico. A fianco a me c'era l'indemoniata di turno. Quella che il bouquet lo vuole a tutti i costi, solo che questa è alta un metro e un confetto, per cui mai più che l'avrebbe preso a quell'altezza e a quella velocità [1]. In realtà sono stata contenta di averglielo soffiato (a sfregio, a 40 cm sopra la sua testa) perché, ho scoperto poi, che lei e il futuro marito, maniaci del protagonismo a tutti i costi, avevano pianificato di annunciare il loro matrimonio con la scusa del bouquet. Non si fa!;

- Poi c'è stata la sposa che ha tirato dall'altra parte del gruppo, questo l'ho mancato. Mi spiace solo che la cretina che se l'è visto arrivare in faccia si sia scostata, lasciandolo cadere. Era un tiro facile ma la deficiente era troppo impegnata a far vedere che non si voleva sposare per stare al gioco due minuti, preferendo abbassarsi e coprendosi la testa con le mani. Come se le avessero tirato addosso spazzatura. La sposa ha poi rifatto il lancio ma il gioco era rovinato. Per favore, invitate, non fate così, è molto antipatico.

- Il matrimonio dopo il lancio è stato fatto indoors, con le invitate vicine vicine e ben strette tra di loro. La sposa ha lanciato un bouquet non piccolissimo ma leggero che è arrivato dalla parte dei fiori. L'ho visto volare ruotato e l'ho palleggiato in alto con una mano, per girarlo, mentre con l'altra l'ho afferrato dal manico. Avevo i tacchi, davo una spanna a tutte le altre. Non avevano speranze.

- La sposa successiva ha lanciato da un balcone. Pessima scelta, è difficile prenderlo al volo e prevedere dove cadrà. Comunque ce l'avevo. Per un attimo ho avuto la sensazione dei fiori tra le dita (l'ho preso da sotto con le braccia a cucchiaio verso l'alto), quando l'indemoniata di questo matrimonio mi è letteralmente saltata addosso, strappandomi via un braccio (e graffiandomelo con le unghie per quasi tutta la lunghezza, attraverso un golfino che avevo addosso) e poi spintonandomi via di forza per lanciarsi sul povero mazzo di fiori ormai a terra gridando e ululando. Cocca, tienitelo se ci tieni così tanto. È un gioco, stay easy! Comunque, mai mezze misure: o la gente fa sceneggiate che il bouquet non lo vuole come se fosse una condanna a morte o ci si butta come uno squalo affamato su una costina di maiale! È un gioco! Vivvadio abbiate la buona creanza di prenderlo se vi vola addosso e bon!

- Ultima sposa, quella di ieri. Invitate timide e ritrose, nessuna invasata in vista, lancio facile. Mi è tipo atterrato in mano. Ho confermato la mia fama di acchiappa bouquet a quello che potrebbe essere l'ultimo matrimonio prima del mio.

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Mentre facevo le foto di rito con la sposa, sentivo la Dolce Metà che parlava con alcuni amici (tra cui lo sposo):

«La Juve ha bisogno di un portiere, dicono che sono disposti a dipingere dei fiori sulla palla se mantiene queste performance»




NOTE:

[1] Sono una spilungona, è difficile che ci siano altre donne più alte di me, il che, capisco, mi facilita in questo gioco.

Commenti

  1. Ammazza, ma sei una campionessa!! XDXD
    Per premiarti, sappi che hai anche un Liebster Award che ti aspetta dalle mie parti! :)

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  2. Io sono alta un metro e uno sputo, quindi non ho mai avuto speranze.

    Invece quando ho lanciato io il bouquet, dopo anni di 6 risicati in educazione fisica, è atterrato sul tetto della cascina. In un certo senso è stata una fortuna perché le invitate erano in fase "schifiamo il bouquet", che in effetti è parecchio scocciante per la sposa.

    Ma l'indemoniata delle unghie? Ceffoni subito!

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    Risposte
    1. In effetti essere alte dà un gran vantaggio in questo gioco.

      Quelle che schifano il bouquet le detesto. È solo un gioco, che senso ha fare le preziose? Mha. Manco fosse un contratto vincolante.

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