Addio Idiota [seconda parte] - Ti ricorderemo come vento



Come dicevo qui, l'Idiota ci ha lasciati (lavorativamente parlando) ma, prima di levarsi dalle palle, ha ancora offeso un po' di gente. Così, per sport.

Normalmente, quando qualcuno se ne va, l'ultimo giorno porta in ufficio dei pasticcini, si fa una mini festa di addio con dono di gruppo e fine. Nulla di che. Di solito dura una quindicina di minuti, il tempo che le cavallette dell'ufficio si mangino tutti i pasticcini.

È prassi. 
È facile. 
È lineare.
Direi a prova di Idiota.

Invece per l'Idiota è stato difficilissimo.

In prima battuta non ha organizzato nulla.
Poi il nostro superiore (che è una persona gentile e probabilmente voleva concludere l'esperienza con l'Idiota senza ulteriori screzi) ha provato ad organizzargli la festa.

I soldi per regalo e pasticcini (eh, perché se non se li porta lui devono pagarglieli gli altri) erano già stati raccolti. I suoi fedelissimi avevano anche preparato un biglietto vomitevole dove lo si idolatrava come un nuovo Messia (non ero molto contenta di firmalo ma mi sarei turata il naso pur di togliermelo dai piedi senza ulteriori cagate) ed erano state ordinate le paste per il giorno dopo. Era stato pure mandato un'invito in calendario all'ufficio intero, Big Boss compreso.

Non so perché ma i fedelissimi avevano deciso di fargli una cosa a sorpresa (non una grande idea per uno che tendenzialmente non voleva fare alcuna festa - ma cazzo, lo sapete che ha un carattere di merda, avvisatelo, no? Troppo difficile. L'Idiota non è che si fosse scelto i più furbi come suoi sgherri).

Ad un certo punto lui subodora la cosa. 
E non gradisce.

Invece di abbozzare e fare buon viso a cattivo gioco si incazza come una biscia, fa una scenata ai suoi fedelissimi e poi anche al superiore (che non so perché non l'ha mandato a cagare per direttissima). Minaccia ritorsioni e scenate in pubblico.
Festa annullata, invito rimosso, si restituiscono i soldi.
La fedelissima numero uno manda una mail (con il Big Boss in copia) dove dice di firmare almeno il biglietto, così gli si può lasciare qualcosa.

Pietosa e sgradevole (come il diretto interessato) ma prevedibile, conoscendo l'Idiota. Se solo fosse finita qui.

E invece si sono superati. 

Ad un certo punto del pomeriggio si vede la fedelissima numero uno chiamare a raccolta tutti i fedelissimi. Li si vede andare verso l'ufficio di lui, dove pare abbiano fatto effettivamente il commiato, con tanto di regalo di addio (pagato con le loro sole quote), discorso di addio e applauso finale. 

Mezzo ufficio fuori e mezzo ufficio dentro.

Non ci sono parole per descriverne lo squallore.

E il biglietto? 
È stato firmato da (quasi) tutti, come da richiesta, ma alla fine ne hanno fatto e consegnato un altro. A me fregacazzi (anzi, sono contenta di non essere stata forzata a firmare un biglietto falso e vomitevole), specialmente visto che l'Idiota mi è sempre stato sulle palle (da prima ancora che fosse il mio capo, quando faceva impazzire Amico A. con le sue idiozie), ma c'è gente che c'è rimasta male, gente con cui facevano anche finta di andare d'accordo. 
L'Idiota se n'è andato, ma i fedelissimi restano, sarà divertente vedere come si riassesteranno gli equilibri dell'ufficio, dopo. 

In ogni caso, per concludere in bellezza, l'Idiota ha poi affisso in bacheca una lettera estremamente offensiva (e anche un po' sgrammaticata) dove si paragonava a dio in persona e giudicava gli altri elementi dell'ufficio.

Idiota, te lo dico onestamente, non frega un cazzo a nessuno delle tue classifiche da asilo.
Seriamente.
Cresci.
Ti sei reso odioso e ridicolo. 
Non sei "figo", sei solo squallido.

Mi sento di dedicargli solo un ultimo addio. 
Questo:



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La parte della mini-festa e della lettera d'addio, però, è stata fatta aspettando che non ci fossero in ufficio né il Big Boss né il superiore, perché gli stronzi fanno i grossi ma sono poi fondamentalmente cagasotto.

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