Prozie moleste e altre bestie fantastiche


Quando sei una donna e raggiungi la maggiore età il mondo intorno a te comincia a chiederti conto della tua vita, come se effettivamente dovessi qualcosa al lontano cugino di secondo grado o a quella cariatide bicentenaria che è uscita dal letargo solo per dirti come stai sbagliando tutto. Ai suoi tempi, la gente era già sposata con sette figli, alla tua veneranda età.

Osi fare l'università? Il giorno dopo che hai avuto una matricola, qualcuno cinguettando arriverà a porti la fatidica domanda: 

«E quanti esami ti mancano?» 
«Tutti zia, cazzo, non ho ancora iniziato i corsi! Non so manco dove sono le aule!»

Domanda che verrà poi ripetuta iterativamente finché c'è ancora un maledetto CFU da dare. 

«E ora? Quanti esami ti mancano?» 
«Tutti meno uno zia, sono in facoltà da un mese e mezzo e la sessione d'esame è iniziata da due ore! Andiamo avanti così fino alla fine della specialistica? Davvero?» 

Cinque anni di università (se tutto va bene) e un milione «E quanti esami ti mancano?» ti garantiscono un esaurimento nervose e una gastrite che ricorderai con gioia negli anni a venire. 

Finisci gli stracazzo di esami? L'umanità, non paga dello stillicidio appena terminato, inizia la litania mortale del: 

«E quando ti laurei?»
«Spero presto ... (per voi!)»

Tu intanto sorridi, ma con l'occhio tremulo, già stressata a morte dal quell'idiota del tuo relatore che corregge le bozze della tesi con la rinomata tecnica del "fanciullo che estrae i bussolotti del lotto", e nel mentre mediti se puntare al suicidio o all'omicidio di massa. 

Arriva finalmente il giorno della proclamazione. Ce l'hai fatta, sei laureata!
Tieni tra mani, incredula e completamente sfatta ma felice, lo stramaledetto e sudato foglio di carta e pensi alla libertà che finalmente puoi goderti, quando ti si para davanti il solito parente simpatia con la faccia furbetta di quello che la sa lunga.
Tu senti odore di bruciato e provi a palleggiare un: 

«Ti prego non dirlo o mi metto a piangere»
«E quando trovi lavoro?».
«...»

Da lì in poi ogni giorno della tua vita qualcuno ti verrà a chiedere perché non sei ancora parte del sistema produttivo del paese, anche se ti sei laureata da sola una settimana ed è Natale, per cui l'unico che fa colloqui li tiene al Polo Nord. E cerca stallieri full-time per renne. Ma non importa. Tu il lavoro lo devi trovare subito. Raus e pedalare, non essere choosy, va bene qualunque cosa, anche spalare cacca di renna a 50° sotto zero.

Poi il lavoro lo trovi anche, che sta facoltà che tanto ti ha fatto tribolare a qualcosa è servita (oltre alla causa della tua ulcera gastrica - il tuo gastroenterologo ringrazia sentitamente) ma, dopo il primo stipendio, ecco arrivare, puntuale come un foruncolo il giorno in cui hai un appuntamento galante, il solito interessato:

«E quando prendi casa?»
«Fammi mettere via due spicci, prozio caro, se no più che una casa mi affitto un cartone sotto un ponte, con i barboni e i cani randagi a farmi compagnia. Ti scoccia se occupo la camera a casa dei miei ancora qualche mese? Ci vuoi andare a vivere tu?»

Ma a quel punto ti senti potente, l'università l'hai sfangata, la laurea ce l'hai nel cassettone, sotto le magliette buone, e la ricerca di una casa sembra più che altro divertente.
Sembra è la parola chiave. Trovare casa è un bagno di sangue ma nonostante tutto ce la fai. Ormai non ti ferma più nessuno. Compromesso, Rogito, ristrutturazione, selezione dei materiali, lite con le manovalanze, scelta dei mobili, prima convivenza! Sei tranquilla, sei a posto, sei carica a pallettoni. Hai anche il compagno (il che ti evita il passaggio «E il fidanzato?»), che vorresti di più dalla vita?
Quando ecco arrivare il colpo finale:

«E quando ti sposi?»
Buio in sala. 


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Sul matrimonio ho cominciato a lavorarci, per cui adesso sono tutti buoni (fin troppo, la cosa quasi mi preoccupa), ma mi aspetto dal giorno della prima notte di nozze il sequel:

«E quando lo fai un figlio»

Seguito a sua volta dall'attesissimo:

«E un fratellino non glielo diamo?»


Commenti

  1. Ahahahah! Io con l'università non ho avuto nulla a che fare! Sono ancora (e forse per sempre) nella fase "e il fidanzato?" xD

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    1. Qualunque sia la situazione, c'è sempre qualcuno che ha da ridire XD

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    2. Aaaaaaaah sono tutti uguali xD Io come ho messo l'anello al dito "un bambino/nipotino/fratellino quando ce lo fate?!?!!?" accidenti, magari datemi il tempo di tornare dal viaggio di nozze xD Ci sarà SEMPRE qualcuno che avrà da ridire!!!

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    3. Sì infatti. Piace così tanto giudicare le vite altrui che è quasi lo sport nazionale XD

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  2. Congratulazioni per le imminenti nozze!!! Che notiziona! Vado a recuperarmi tutti i post inerenti.

    Io sono al temibile "quando trovi lavoro?" (come se non mi volessi sparare già io mi devono far sentire peggio) e adesso si è aggiunto "quando lo fai un figlio?"

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    1. Grazie!!!

      A me per il "quando trovi lavoro?" è andata ancora bene, ma ho le nonne sul collo da anni sul fatto che vogliono un nipotino (o, come dicono loro, vogliono diventare "nonne bis") XD

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