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Visualizzazione dei post con l'etichetta cucina

Planning creativo

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Questo weekend c'era a Torino Amico C., un carissimo amico d'infanzia mio e di mia sorella che abita fuori regione, per cui abbiamo deciso di organizzare un'uscita a sei con noi due, lui e i nostri rispettivi partner.  Organizza mia sorella l'uscita.  Una cosa semplice, di domenica a pranzo. Indolore. Ora, qui a Torino è meglio prenotare se si vuole un posto sicuro nel weekend, ma ci saranno migliaia di localini, posticini carini e affini, non è difficile trovarne uno. Lei poi è una che esce un casino e ne conosce a confezioni. Ha pure parecchi giorni per fare la prenotazione, visto che si è mossa per tempo.  Io sono incasinata con il lavoro e le lascio fare. Peccato solo che si tratti di mia sorella, quella che quando c'era la coda in cui distribuivano l'organizzazione lei non c'era, aveva sbagliato i conti sulle tempistiche e, quando finalmente è arrivata, ha trovato lo sportello chiuso. Da un'ora. E se n'è fatta una ragione d...

[Foto post] Posizione strategica

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Tu, gestore del supermercato che pensi bene di mettere i nuovi sudici biscottini ripieni della Kinder alla fine della corsia dedicata ai prodotti bio tristoni per gente che fa le diete più assurde, ecco, meriti il premio inventiva dell'anno. Secondo me quello scaffale l'hanno svuotato in un lampo. Scena: cliente depresso che arriva in fondo alla corsia con il carrello pieno di roba di kamut, senza glutine, finto latte vegetale, surrogati assortiti e altra roba più o meno insapore (che checché se ne dica non è la stessa cosa dei prodotti autentici, li ho assaggiati e ve lo assicuro) e si trova davanti questo ben di dio. Non si può resistere, è matematico. Spero la Kinder l'abbia premiato con una fornitura a vita di biscottini. -------------- Sì, ci sono passata davanti e li ho presi anche io. "Per assaggiare". Quindi per fini puramente scientifici. Non sono malaccio, ma il Kinder cioccolato è imbattibile, non c'è nulla da fare, questi biscottin...

Non tutte le ciambelle vengono con il buco

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Premessa:   Io e la Dolce Metà normalmente facciamo le brutte persone e, da quando ci siamo trasferiti nella nuova casa, mangiamo sempre in salotto davanti alla televisione, sul tavolino da caffè, come se fossimo in perenne campeggio. Un giorno diventeremo grandi e mangeremo in cucina, ma non è questo il giorno. Fine premessa. Casa Fenders, una sera come tante, dopo cena. La Dolce metà: «Acalia, vuoi ancora qualcosa?» «Magari uno yogurt» Prendo la yogurt e torno sul divano a mangiarlo. La Dolce Metà mi osserva mangiarlo.  Sospetto.  Molto Sospetto.  Di solito si spiaggia a guardare Camera Cafè senza banfare. «Finito? Finito lo yogurt» Ancora più sospetto. Poi sparisce in cucina. Dopo circa dieci secondi si sente un sonoro: «Ma cazzo!» Super sospetto. Ma faccio finta di nulla. Potrebbe aver semplicemente versato la ciotola dei gatti (cosa che gli succede a giorni alterni). Passano cinque minuti e non torna. ...

Il catering [Il Grande Giorno™]

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Riprendiamo il discorso "Matrimonio" lasciato in sospeso prima delle ferie. La primissima cosa che abbiamo fissato è stato, ovviamente, il catering. Io e la Dolce Metà siamo partiti super rilassati (in fondo mancava ancora un casino di tempo) ma con una piccola pretesa: il fritto misto alla piemontese come secondo. Ora, per chi non l'avesse mai assaggiato, il piatto è un po' articolato: è composto da diverse pezzature di carne, verdura, frattaglie (cervella, polmoni, fegato ...) e perfino dolci (amaretto, mela, semolino, ...) , tutto fritto. Non è solo un piatto tipico della tradizione piemontese, è una vera e propria esperienza gustativa, perché è facile trovarsi nel piatto la mela e l'amaretto fritti a fianco di cervella e salsiccia.  Personalmente lo adoro proprio per i suoi contrasti, ma, per farlo bene, bisogna saper friggere davvero bene. Se non te lo cucina uno bravo viene una porcheria.  Il passo da "gran fritto misto da trattoria sup...

Sevizio al cliente

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Venerdì lavorativo, decidiamo di andare fuori a pranzo, visto che la mensa aziendale era ancora chiusa per ferie. Per cambiare decidiamo di provare un posto nuovo, una pizzeria\burgheria. Arriviamo sul posto in quindici affamati impiegati e il cameriere (ma ho il vago sospetto fosse anche il padrone) ci dà solo il menù pizza. Va bhe, niente hamburger, ce ne faremo una ragione. Dopo un quarto d'ora abbondante in cui serve allegre tavolate di clienti abituali, torna finalmente da noi a prendere le ordinazioni. Inizia il primo: «Una margherita, grazie» «No, niente pizze» «Come no!?»  «Eh, no, oggi il forno non va» Ecco. Bene. Grande. Quindi che si mangia? Acqua fresca per tutti? E occhio a non esagerare che si ingrassa! E poi, perché ci ha astutamente portato il menù pizza? A questo punto (e solo dopo esplicita richiesta) Mister Simpatia ci porta, pure scocciato, il menù degli hamburger che ha una scelta di sette\otto tipi diversi di panino. ...

[Vietnam] Cosa (non sempre) abbiamo mangiato (parte 2) - Fritto tutto è buono

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ATTENZIONE SEGUE FOTO CHE PORTEBBE ESSERE DISTURBANTE DI PARTE DI CANE SU UN BANCO DI MACELLERIA. APRITE SOLO SE VI SENTITE.

[Vietnam] Cosa abbiamo mangiato (parte 1)

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Per quanto riguarda il cibo, abbiamo mangiato dei pasti molto buoni (anche in posti inaspettati come le bancarelle di Hanoi) e, al contempo, abbiamo mangiato mega schifezze in posti consigliati dalle guide (carne avariata, molluschi duri e cattivi, tonnellate della maledetta lemon-grass a coprire ogni sapore). Una volta ho rigettato dallo schifo e, devo ammettere, un paio di volte abbiamo mangiato in catene internazionali per rifarci un attimo la bocca. Altre volte abbiamo mangiato divinamente. È stato  tutto molto altalenante.  Tralasciando le cose strane e anche un po' disgustose che abbiamo visto o mangiato (che avranno un post completamente dedicato), facciamo una breve carrellata dei tipici pasti che abbiamo fatto. I primi tre dall'alto sono: Un piatto grigliato sul momento su una bancarella di strada ad Hanoi. Per noi era la prima sera, e abbiamo deciso di rischiare. Cicciopasticcio che ci aveva suggerito un ristorante fighetto nella zona delle ambasciate...

Il karma in cucina

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A mia madre non piace cucinare. Sono cresciuta pensando che il cucinare fosse uno dei lavori più noiosi e fastidiosi del mondo. Uno di quei lavori che ti porta via un casino di tempo per nulla. Uno di quei lavori odiosi tipo fare la polvere sulle mensole in alto, ma con il brutto difetto che poi, quando hai finto, ti trovi pure con il lavello pieno di piatti e pentole sporche. Uno di quei lavori che se c'è una nonna libera per fare un bell'arrosto chi sono io per dire di no!? Una serata qualunque a casa Fenders senior: «Mamma cosa c'è per cena?» «Bho, non lo so, di cosa hai voglia?» «Ma sono le sette di sera! Non è più un fatto di cos'ho voglia (che poi tanto non me lo cucineresti uguale) ma di cos'hai in frigo!» «...» Predilige piatti che si preparano istantaneamente, cotture al microonde (leggi robaccia lessa), grandi pezzi di carne che ti sfamano tutta la settimana (con un occhio di riguardo per il bollito - o per l'immancabile arro...