Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta ufficio

In viaggio con l'Idiota

Immagine
In questo post , avevo annunciato che purtroppo ci saremmo trovati l'Idiota in treno tutte le mattine. Visto che ormai se n'è andato, posso raccontare l'epilogo di quella storia. Dopo le vacanze estive prese il treno con noi (o meglio, con Amico A., io ero in ferie) per ben una settimana, poi si rese conto che era troppo sbatta per lui e decise di scroccare passaggi a destra e a manca. Le sue vittime sono state principalmente due. Una si è licenziata, con l'altra ha litigato perché passava tutti i viaggi a menar gramo sull'andamento del progetto. Oltre al fatto che il poveretto gli faceva l'imperdonabile torto di uscire più tardi di quello che lui avrebbe voluto, dato che osava anche lavorare. Giorno 1: Idiota: «Ti muovi? È ora di andare» «Veramente è presto, di solito io esco circa un'ora più tardi ...» risponde l'ignara vittima «No, è tardi, andiamo!» «...» Giorno 2: Fedelissimo random costretto dall'Idiota a far...

Addio Idiota [seconda parte] - Ti ricorderemo come vento

Immagine
Come dicevo qui , l'Idiota ci ha lasciati (lavorativamente parlando) ma, prima di levarsi dalle palle, ha ancora offeso un po' di gente. Così, per sport. Normalmente, quando qualcuno se ne va, l'ultimo giorno porta in ufficio dei pasticcini, si fa una mini festa di addio con dono di gruppo e fine. Nulla di che. Di solito dura una quindicina di minuti, il tempo che le cavallette dell'ufficio si mangino tutti i pasticcini. È prassi.  È facile.  È lineare. Direi a prova di Idiota. Invece per l'Idiota è stato difficilissimo. In prima battuta non ha organizzato nulla. Poi il nostro superiore (che è una persona gentile e probabilmente voleva concludere l'esperienza con l'Idiota senza ulteriori screzi) ha provato ad organizzargli la festa. I soldi per regalo e pasticcini ( eh , perché se non se li porta lui devono pagarglieli gli altri) erano già stati raccolti. I suoi fedelissimi avevano anche preparato un bi...

Addio Idiota [prima parte] - Breve storia di un suicidio lavorativo

Immagine
Riprendiamo il discorso sull'Idiota (ne avevo già parlato qui e qui ). Diversi mesi fa, prima delle ferie estive, l'Idiota ha convocato una strana riunione, stranamente lunga per i suoi standard e con una pletora di partecipanti eterogenea. Tra questi, i membri di quello che all'epoca era il suo team (tra cui me e Amico A.) e alcuni componenti di team limitrofi, scelti accuratamente tra quelli che non aveva offeso nei mesi precedenti (quindi pochi). L'evento parte con un lungo preambolo sul suo gruppo "storico", dove lascia la parola a tre persone, tra cui un povero collega (una persona squisita e molto capace, tra l'altro), che è costretto a raccontare davanti a tutti un episodio estremamente spiacevole.  Seguono due ore in cui ci propina un abominevole show in cui si adula (come suo costume - l'Idiota è sempre stato estremamente pieno di sè), cercando di mostrare a tutti che senza la sua guida illuminata saremmo morti da secoli e ...

Certe volte l'occhio inganna

Immagine
Io, Amico A e un altro collega siamo in sala riunioni per un meeting super tecnico con ben due fornitori diversi in teleconferenza. La sala riunioni in questione è davanti all'ufficio del Big-Boss (ossia il capo del  mio capo). Siamo in attesa che si palesi un programmatore ancora mancante all'appello e abbiamo messo, per sicurezza, il telefono in muto.  La scena quindi è la seguente: tre persone in silenzio davanti ad un telefono che aspettano (e intanto lavorano ai loro computer). In contemporanea c'è un meeting plenario dei boss per una situazione d'emergenza nell'altra sala riunione. Sentiamo il PMO andare timidamente a chiamare il Big-Boss perché hanno bisogno di lui per decidere qualcosa.  «Un attimo e arrivo» E, un attimo dopo, il Big-Boss entra di slancio nella nostra riunione, si siede comodo di fianco ad Amico A (che si fa prendere una sincope) e se ne esce tutto tranquillo con: «Ragazzi però chiamatemi quando iniziano le riunioni,...

Sevizio al cliente

Immagine
Venerdì lavorativo, decidiamo di andare fuori a pranzo, visto che la mensa aziendale era ancora chiusa per ferie. Per cambiare decidiamo di provare un posto nuovo, una pizzeria\burgheria. Arriviamo sul posto in quindici affamati impiegati e il cameriere (ma ho il vago sospetto fosse anche il padrone) ci dà solo il menù pizza. Va bhe, niente hamburger, ce ne faremo una ragione. Dopo un quarto d'ora abbondante in cui serve allegre tavolate di clienti abituali, torna finalmente da noi a prendere le ordinazioni. Inizia il primo: «Una margherita, grazie» «No, niente pizze» «Come no!?»  «Eh, no, oggi il forno non va» Ecco. Bene. Grande. Quindi che si mangia? Acqua fresca per tutti? E occhio a non esagerare che si ingrassa! E poi, perché ci ha astutamente portato il menù pizza? A questo punto (e solo dopo esplicita richiesta) Mister Simpatia ci porta, pure scocciato, il menù degli hamburger che ha una scelta di sette\otto tipi diversi di panino. ...

Scuola guida for dummies

Immagine
L'Idiota, tra gli altri difetti, ha anche una guida esageratamente sportiva. Sa di essere discretamente bravo al volante e non manca di fare numeri, manovre e interventi che il buon senso direbbe di evitare accuratamente o perlomeno di effettuare solo in parcheggi deserti. Subito prima delle ferie, con questa sua guida sprezzante, ha sfasciato la sua preziosa macchina mentre veniva al lavoro (non si è fatto nulla, ha solo devastato la macchina). Cos'è successo? Come sua abitudine, non ha dato la precedenza, peccato che dall'altra direzione non stesse arrivando una timida casalinga piemontese a bordo di una Panda o un impiegato che si era fatto un finanziamento in un milione di rate per la sua nuova Peugeot, ma c'era un tizio fighetto su una macchinetta in affitto ad ore. Immaginate quanto ad un tipo del genere possa interessare fermarsi ed evitare uno che brucia la precedenza? Meno di zero. È andato dritto come un treno merci, con il risultato che le du...

Tre cose che ho imparato da un Idiota

Immagine
Quando sono entrata sul progetto su cui lavoro (due anni e mezzo fa), il signore e padrone di tutto era Attila, una persona capace di incutere terrore in sottoposti, consulenti e fornitori gridando, insultando e minacciando. Sotto di lui c'erano Iceman, l'uomo pacato, che parlava sempre a voce bassa, ma capace quanto Attila nell'ottenere il nero terrore dal prossimo, Barbie, tranquilla, competente e sorridente, e quello che chiameremo l'Idiota. L'Idiota era in una posizione fortunata per diversi motivi e, oltre a prendersi dei culi da Attila ogni tanto (cosa che peraltro succedeva a tutti indiscriminatamente), poteva farsi gli allegrissimi cazzi suoi in ufficio. Passa il tempo e per motivi politici all'interno dell'azienda Attila, Iceman e Barbie vengono spostati a coprire altre mansioni. Al loro posto subentrano l'Orsetto Pacioccone (poi sostituito a sua volta da uno con un nome da nobiluomo sabaudo) e Smile.  Mancando una risorsa, all'...

Sole, caldo e purtroppo ufficio

Immagine
Con la bella stagione il dress code in ufficio si è particolarmente ammorbidito e si vedono persone normalmente piuttosto elegantine concedersi polo e magliette sportive. Le donne (me compresa), poi, hanno sdoganato vestitini e sandali. In particolar modo una collega si è lasciata andare allo stile da spiaggia, esagerando un pelo con il leggero. Una settimana fa si è presentata con una canottierina corta attillatissima e un paio di pantaloni a vita alta aderentissimi che manco negli anni novanta. Venerdì scorso è arrivata in ufficio con un top morbido smanicato bianco così trasparente che ancora un po' le contavi i nei, abbinato ad un modestissimo e per nulla visibile reggiseno nero. Se le temperature reggono, per la prossima settimana è attesa con addosso solo un paio di copricapezzoli.  ---------------------- Per compensare, un collega di un ufficio accanto al nostro si è comprato un paio di pantaloni di lino bianco e ci allieta presentandosi in uff...

The future is now

Immagine
Ore sei di sera, ufficio, riunione con tutto lo staff (più di dieci persone).  Si parla dello stato avanzamento del progetto e il capo ci interroga uno ad uno, chiedendo in dettaglio come stanno procedendo le varie attività. Il progetto è molto articolato e ha alcuni casini, per cui ognuno che apre bocca allunga la lista dei merdoni e tutti cercano di parlare il minimo indispensabile. Dopo aver sentito parlare di tutte le fascette, i relè e i bulloni del mondo che non fanno il loro dovere (o che costano troppo) e degli installatori che fanno le peggiori cazzate, arriva il mio turno e il capo mi chiede del "Flusso Pincopallo" (fastidioso flusso di dati che parte dagli stabilimenti e fluisce attraverso non meno di cinque sistemi di immagazzinamento digitale per poi arrivare a dove deve arrivare. Un noto metaforico "palo al culo" perché è risaputo che spesso non funziona come dovrebbe). Domanda: «E il flusso Pincopallo a che punto è?» Risposta: «I...